Nel mondo ogni anno circa un miliardo di persone viaggia per lavoro o per turismo. La diarrea del viaggiatore si manifesta nel 20-60% dei casi tra coloro che si recano in Paesi con tenore igienico-sanitario inferiore rispetto a quello della zona di provenienza ed è associata alla contaminazione di alimenti o bevande. Precauzioni per evitare la diarrea del viaggiatore
- Bere solamente bevande da bottiglie sigillate, meglio se addizionate con anidride carbonica e aperte all’atto del consumo
- Non mettere ghiaccio nelle bevande
- Asciugare bene, prima di bere, l’esterno delle lattine messe a refrigerare nel ghiaccio o nell’acqua
- Mangiare frutta sbucciata al momento
- Non mangiare carne o pesce e frutti crudi o poco cotti
- Mangiare cibi cotti e ancora caldi (ossia appena preparati)
- Consumare latte e latticini solo se pastorizzati
- Non consumare verdura cruda soprattutto a foglia larga
- Non consumare cibi acquistati da venditori ambulanti
- Usare acqua da bottiglie sigillate anche per lavarsi i denti e prendere medicinali
Rimedi per un attacco acuto di diarrea
- Diarrea lieve (meno di 3 scariche in 24 ore) Aumento apporto liquidi e dieta con succhi di frutta, crackers salati, riso, banane
- Diarrea moderata (3 o più scariche in 24 ore) Reidratazione, dieta, inibitori della mobilità intestinale (Loperamide), eventualmente antibiotico (tipo rifaximina per 3 giorni)
- Diarrea grave (feci muco-ematiche e febbre) Reidratazione, dieta, antibiotico (tipo ciprofloxacina per alcuni giorni), mentre è controindicata la Loperamide
Non è consigliata la profilassi antibiotica se non in soggetti con gravi patologie o deficit immunitari. Le regole per l’autotrattamento valgono quando ci si trova a fronteggiare un attacco di diarrea durante il viaggio; quando il disturbo si manifesta dopo il rientro è controindicato qualsiasi autotrattamento, ma è opportuno rivolgersi al medico curante.